GRANDE AUTO EMO-INFUSIONE (GAEI/GAET)
“…come l’ossigeno e l’ozono possono migliorare la vita”
Che cos’è l’Auto Emo- Infusione (GAEI/GAET) e come funziona
“L’Auto Emo-infusione, chiamata anche Auto Emo-Trasfusione o Auto Emo-Terapia (GAEI/GAET) – è una tecnica medica che consiste nel prelievo al paziente di 100-140 ml di sangue che, senza staccare l’ago dal vaso sanguigno, viene miscelato a una precisa quantità di ossigeno e ozono in un sistema a circuito chiusoe, poi, nuovamente infuso nel paziente, senza interruzioni del circuito o alcuna manipolazione”.
I benefici dell’Auto emo-infusione
Ossigenando maggiormente il sangue, la GAEI influenza positivamente la circolazione corporea e, di conseguenza, le varie funzionalità di organi e di tessuti. Con la GAEI, infatti, i globuli rossi divengono più elastici e riescono a raggiungere anche le zone del corpo più periferiche, ottimizzandone le funzioni.
Per questo motivo, questa tecnica svolge, importanti azioni:
- analgesica e antinfiammatoria;
- rivitalizzante e tonificante;
- antiossidante e antiaging;
- di potenziamento e regolazione del Sistema Immunitario (liberando diverse sostanze, fra cui citochine e interferone);
- funghicida, batterica e virucida (mediante ossidazione);
- detossinante”.
Ambiti in cui è indicata la GAEI
Per le sue molteplici proprietà, la GAEI viene utilizzata in svariati contesti, per il trattamento di numerose patologie e/o problematiche, fra cui:
- in ambito estetico (coadiuvata spesso da terapie topiche);
- in ambito sportivo;
- in ambito immuno-reumatologico;
- in ambito vascolare.
La GAEI in ambito estetico
L’applicazione della GAEI nell’ambito estetico prevede il trattamento di:
- cellulite: favorendo il microcircolo la GAEI ossigena i tessuti più profondi e, inoltre, è in grado di rendere i grassi insaturi idrosolubili, quindi eliminabili con le urine;
- acne: soprattutto per la sua funzione battericida;
- rughe e invecchiamento: il potenziamento del microcircolo favorisce la tonicità dei tessuti e i processi rigeneranti.
La GAEI in ambito sportivo
La GAEI può aiutare gli atleti sia a migliorare le proprie performance che nel defaticamento:
- migliorando l’ossigenazione muscolare;
- fornendo maggior energia;
- permettendo di velocizzare la rigenerazione e recupero dopo un infortunio.
La GAEI in ambito immuno-reumatologico
La GAEI è in grado di coadiuvare la terapia farmacologica nei casi di:
- patologie infiammatorie, fra cui artrite reumatoide; artrosi; riniti e sindromi allergiche;
- patologie croniche, come fibromialgia; sindrome della fatica cronica (CFS), in alcuni casi di long-covid/sindrome post-Covid.
La GAEI in ambito vascolare
Infine, la GAEI è efficace per patologie da livello circolatorio quali:
- trombosi;
- flebiti;
- gambe gonfie e pesanti, etc.
Durata e sedute
La GAEI viene effettuata in sedute piuttosto brevi, della durata di circa 30 minuti, con cadenza settimanale o, per le patologie più importanti, bisettimanale.
Ogni ciclo consta mediamente di 10 sedute, a cui per il mantenimento ne segue una con cadenza mensile.
Controindicazioni della GAEI
I rischi della GAEI effettuata da un professionista sono molto limitati ma in alcuni casi fra cui:
- gravidanza;
- gravi problematiche cardiovascolari;
- favismo;
- epilessia;
- ipertiroidismo.
Il trattamento può avere delle controindicazioni, quindi richiede delle attente valutazioni preliminari da parte del medico che svolge una attenta anamnesi preliminare.
Altre tecniche dell’Ossigeno-ozonoterapia
Come si evince anche da quanto sopra, l’Ossigeno-ozonoterapia è una pratica multifunzionale, che permette di agire su diverse patologie, anche contemporaneamente.
“La GAEI, conclude – la Dott.ssa Fumagalli – è sicuramente una delle metodiche maggiormente conosciute, ma non è la sola. Oltre a questa, vi sono, infatti:
- iniezioni intramuscolari o intrarticolari: per patologie orto-fisiatriche quali sciatalgie, ernie etc.
- iniezioni sottocutanee: indicate soprattutto per il trattamento di problematiche quali acne e cellulite, ma anche di artrosi, tendiniti etc;
- insufflazioni rettali, anali, vaginali e uterine: la miscela di ossigeno-ozono viene introdotta nell’organismo tramite piccoli cateteri, entrando in contatto diretto con la zona da trattare. Risulta particolarmente utile nei casi di patologie come Morbo di Crohn, vaginiti, cerviciti (infiammazioni della cervice) etc.:
- applicazione topica in sacchetto: la zona da trattare viene avvolta in un sacchetto isolante di materiale plastico in cui è fatto affluire l’ozono. Questa viene utilizzata soprattutto per i disturbi circolatori a mani, braccia, gambe e piedi, ulcere diabetiche etc.;
- piccola auto emo-infusione (PAEI): prevede il prelievo di 5 cc di sangue che, una volta ossigenato, viene reiniettato per via intramuscolare. Vi si ricorre per lo più per patologie quali acne, herpes etc.”.
Come ci si preparara alla GAEI?
- TSH
- Emocromo
- Glucosio 6 fosfato deidrogenasi